In questi giorni ho seguito con una certa emozione le
notizie riguardanti l'uragano Sandy e le sue terribili conseguenze su zone in
cui siamo stati appena un mese fa. E sconvolgenti sono state le immagini di New
York, messa in ginocchio da un evento naturale, sia pure di tale portata, così
contrastanti con i ricordi pieni di sole delle giornate là trascorse.
Vedere quelle strade vuote e silenziose, che noi abbiamo
incontrato frenetiche e rumorose, pensare al blocco di tutte le linee della
metropolitana (oltreché degli autobus), mezzo di comunicazione ‘sovrano’ in una
metropoli così vasta, immaginare i mille e mille disagi quotidiani laddove è
venuta a mancare l’elettricità, mi hanno veramente rattristata. Per non parlare
del numero delle vittime e dei danni incalcolabili, e non solo a New York, ovviamente,
ma anche in tutti quei luoghi meno conosciuti e dai nomi meno altisonanti (Haiti,
per esempio, dove Sandy ha causato morti e distruzione, ma di cui poco o nulla
si parla). Vite spezzate e vite travolte da quella natura che crediamo di
dominare e delle cui ‘esigenze’ spesso non teniamo conto…
Comunque, come auspicio per un veloce ritorno alla
quotidianità con la sua rassicurante (e magari noiosa) tranquillità, ecco
alcuni delle fotografie del consorte, scattate nella Grande Mela, poco più di
un mese fa, quando l’hurricane era solo un’eventualità.
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