Ebbene, lo confesso: è da un po’ che seguo le politiche, italiche
vicende con un occhio (e un orecchio) un po’ distratto. Sarà per un istinto di
sopravvivenza, ma non ce la faccio più a leggere e/o sentire parole, parole,
parole, spesso urlate e spesso sopra le righe, che non propongono nulla di
nuovo, se non soluzioni irrealizzabili. Non voglio certo fare di ogni erba un
fascio, anzi, ho una istintiva ‘repulsione’ per affermazioni generiche e
superficiali su politici che sono tutti uguali, tutti ladri e tutti da
rottamare, che l’astensionismo è una scelta rivoluzionaria e credo (e voglio credere)
che ci siano ancora persone oneste e per bene che scelgono la politica non
soltanto ‘pro domo… sua’. Ed è per questo che il 25 di novembre andrò a votare
alle primarie di un certo gruppo politico (e darò perfino una mano al seggio),
in una sorta di partecipazione… distratta, ma sempre ‘partecipe’.
Ma stamattina, seduta in poltrona in un momento di relax
post-ginnico mentre sfogliavo la Repubblica, non ho potuto fare a meno di
provare un brivido freddo: tornerà in campo Lui? Il Grande Incompreso?
Brrrr, che incubo!!
2 commenti:
Il problema è che danno i brividi tutti i politici italiani...
Certo, da molti politici ci giungono esempi non sempre esaltanti (tanto per usare un eufemismo), ma i problemi non si risolvono con l'astensionismo, perché, come scrive Michele Serra nella rubrica odierna de'L'amaca', chi non va a votare, perde il diritto di lamentarsi... (ho fatto una sintesi sinteticissima di un interessante pensiero ben articolato).
Alle prossime elezioni ci sarà un'astensione altissima e un rilevante successo del movimento di Beppe Grillo: vedremo se questo 'rinnovamento' porterà ad un miglioramento. Glielo auguro di cuore.
Posta un commento