Lunedì 23
settembre
Alle 7, puntualissimi, riposati e freschi come tante rose di maggio,
siamo nella sala da colazione del B&B. Un abbondante breakfast, dopodiché,
caricati i bagagli, fatto rifornimento di benzina, di acqua e di qualche genere
di conforto, siamo pronti a viaggiare verso il Namib Desert Naukluft Park.
Il primo turno di driver ‘tocca’ al consorte, mentre Ugo gli siede
accanto nelle vesti di ‘navigatore’ con tanto di cartina e aggiornato Gps.
Qualche incertezza iniziale, ma poi, trovata la retta via, si va, dapprima
lungo ampie strade asfaltate, per poi passare ad altrettanto ampie sterrate e
davanti a noi scorrono paesaggi struggenti, sterminate distese di brulli e radi
cespugli e rilievi dalle molteplici tonalità, dal grigio al biancastro, al rosa
pallido, al violetto, al marrone in una svariata gamma di sfumature.
E’ già pomeriggio inoltrato quando arriviamo a Solitaire, unico punto
di rifornimento del parco, piccolissimo centro di poche case contornate da alti
alberi che, come si può evincere dal nome, ‘spunta’ solitario nell’assolata e
rossastra distesa terrosa. Qui sostiamo il tempo necessario per rifornirci di
benzina e per rifocillarci nella locale bakery, una fornita panetteria, dove
gustiamo una bella fetta di torta di mele, specialità della casa, come viene
riportato su molte guide, accompagnata da abbondante caffè.
Adesso ci attendono altre due ore di strada sterrata prima di giungere
al lodge dove trascorreremo la notte, ma il tempo di percorrenza si allunga per
le frequenti soste ‘fotografiche’, di paesaggi e di quegli animali che
incrociamo lungo il tragitto, gli struzzi dai sottili e lunghi colli, gli orici
con le corna affilate e una moltitudine di quadrupedi, simili a piccole
gazzelle che attraversano in gruppo quasi compatto a poca distanza dalla nostra
auto.
Poi, finalmente, siamo al Little Sousse Lodge, dove siamo accolti con
un aperitivo di benvenuto ed un asciugamanino ‘rinfrescante’, un vero toccasana
dopo la lunga giornata che sta per finire.
Qui, una volta sistemati nelle ben arredate stanze dei bungalow
assegnati (con ampio letto con baldacchino di… zanzariera), dopo gratificanti
abluzioni, ciascuno si può dedicare a personali attività, in attesa della cena:
i tre fotografi ad immortalare uno spettacolare tramonto e la sottoscritta a
sistemare le presenti cronache.
Infine, dopo il pasto serale, abbondante e vario con interessanti
abbinamenti di gusti, prima di ritirarci per la notte, è d’obbligo uno sguardo
alla volta stellata, così luminosa e splendente come non si vede quasi mai,
alla ricerca della Croce del Sud e delle altre costellazioni dell’emisfero
australe. E per oggi è davvero tutto.
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