mercoledì 25 settembre 2013

Namibia 2

Lunedì 23 settembre
Alle 7, puntualissimi, riposati e freschi come tante rose di maggio, siamo nella sala da colazione del B&B. Un abbondante breakfast, dopodiché, caricati i bagagli, fatto rifornimento di benzina, di acqua e di qualche genere di conforto, siamo pronti a viaggiare verso il Namib Desert Naukluft Park.
Il primo turno di driver ‘tocca’ al consorte, mentre Ugo gli siede accanto nelle vesti di ‘navigatore’ con tanto di cartina e aggiornato Gps. Qualche incertezza iniziale, ma poi, trovata la retta via, si va, dapprima lungo ampie strade asfaltate, per poi passare ad altrettanto ampie sterrate e davanti a noi scorrono paesaggi struggenti, sterminate distese di brulli e radi cespugli e rilievi dalle molteplici tonalità, dal grigio al biancastro, al rosa pallido, al violetto, al marrone in una svariata gamma di sfumature.
E’ già pomeriggio inoltrato quando arriviamo a Solitaire, unico punto di rifornimento del parco, piccolissimo centro di poche case contornate da alti alberi che, come si può evincere dal nome, ‘spunta’ solitario nell’assolata e rossastra distesa terrosa. Qui sostiamo il tempo necessario per rifornirci di benzina e per rifocillarci nella locale bakery, una fornita panetteria, dove gustiamo una bella fetta di torta di mele, specialità della casa, come viene riportato su molte guide, accompagnata da abbondante caffè.
Adesso ci attendono altre due ore di strada sterrata prima di giungere al lodge dove trascorreremo la notte, ma il tempo di percorrenza si allunga per le frequenti soste ‘fotografiche’, di paesaggi e di quegli animali che incrociamo lungo il tragitto, gli struzzi dai sottili e lunghi colli, gli orici con le corna affilate e una moltitudine di quadrupedi, simili a piccole gazzelle che attraversano in gruppo quasi compatto a poca distanza dalla nostra auto.
Poi, finalmente, siamo al Little Sousse Lodge, dove siamo accolti con un aperitivo di benvenuto ed un asciugamanino ‘rinfrescante’, un vero toccasana dopo la lunga giornata che sta per finire.
Qui, una volta sistemati nelle ben arredate stanze dei bungalow assegnati (con ampio letto con baldacchino di… zanzariera), dopo gratificanti abluzioni, ciascuno si può dedicare a personali attività, in attesa della cena: i tre fotografi ad immortalare uno spettacolare tramonto e la sottoscritta a sistemare le presenti cronache.
Infine, dopo il pasto serale, abbondante e vario con interessanti abbinamenti di gusti, prima di ritirarci per la notte, è d’obbligo uno sguardo alla volta stellata, così luminosa e splendente come non si vede quasi mai, alla ricerca della Croce del Sud e delle altre costellazioni dell’emisfero australe. E per oggi è davvero tutto.
 

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