domenica 5 febbraio 2012

Le creme delle Girasole

Che l’amica Renata, socia fondatrice del glorioso club delle Girasole, femminile confraternita di giovanili signore (d’animo perennemente under 35), tutte (o quasi) ex alunne dell’Istituto Magistrale A.Rosmini prima, studentesse dell’Università di Padova, sez.staccata di Verona poi, docenti di scuole di vario grado infine, fosse una donna organizzata e di multiforme ingegno, ognuna di noi lo sapeva.
Insegnante di vaglia, impegnata e versatile, ora in quiescenza, madre affettuosa e da pochi mesi nonna adorante di uno splendido bebè, appassionata di viaggi qua e là per il mondo, interessata e aperta a molteplici esperienze, oggi ha scoperto un mondo nuovo a cui dedicarsi ‘anima e corpo’: la cosmetica naturale fai-da-te.
Un casuale incontro, nello spogliatoio della piscina comunale, con una signora auto-produttrice di shampoo, balsami e creme varie e la successiva ‘navigazione’ in Internet, le hanno aperto la porta per diventare ‘l’estetista di se stessa’ a costo poco più di zero, usando solo materie prime più che naturalissime.
E così, nel tempo libero dal baby-sitteraggio o dalle nuotate o dalla palestra o dalle passeggiate pomeridiane con le amiche o dalle visite all’anziana madre, la sua cucina si trasforma in laboratorio: cera d’api, oli essenziali, oli di varia tipologia, un termometro, padellini, mestolini, barattolini e si pesa e si mescola e si unisce e si rimescola fino al momento X, quindi si fa raffreddare…et voilà, la crema è pronta.
Ecco perché lo scorso giovedì, otto signore, debitamente acconciate contro il freddo invernale e la pseudo-nevicata tridentina (cm 0,001 a fondovalle), recanti fra le mani dolci o salati ‘involti’, hanno suonato alla porta dell’emerita socia fondatrice. Erano le Girasole, ‘convocate’ con un certo anticipo per il tradizionale incontro del solstizio di primavera (l’amica Renata si ‘prende per tempo’…), che giungevano alla meta. Ciascuna portava, inoltre, un barattolino vuoto in cui mettere il prodotto cosmetico fai-da-noi, quello che renderà la nostra pelle liscia e morbida come quella del girasoliano nipotino…
Ed è quel che è avvenuto: dopo l’agape fraterna (con numerosi brindisi… analcoolici), in cui si sono consumati le ‘produzioni’ delle solerti socie, dopo il filmato dell’amico Ugo sul patagonico viaggio (per la fortuna delle suddette componenti del club non erano disponibili le oltre 500 foto del mio consorte) e dopo un momento collettivo di riflessione e confronto su ‘ieri e oggi’, un quasi ‘come eravamo…’, è stata l’ora dell’attività ‘attiva’.
Con attenzione e impegno, guidate dalla padrona di casa, ci siamo cimentate nella produzione di una crema nutriente per ogni occasione, senz’altro ideale in queste gelide giornate, che è stata poi divisa tra le presenti e, ad ora assai tarda, ce ne siamo andate da quell’ospitale appartamento, sciamando ilari e garrule giù e giù per i sei piani del condominio…

Per concludere, in attesa della crema nutriente-ricetta, vi lascio quella, assai diversa ma altrettanto interessante e gustosa (per il palato), tratta da Internet, della torta per il girasoliano-convivio.

Torta di cocco
3 uova
150 g zucchero
250 g farina di cocco
450 g panna (io ne ho usati 400 g e sono stati sufficienti)
1 bustina vanillina
¾ bustina lievito.

Sbattere le uova con lo zucchero, aggiungere la panna, la farina di cocco e una bustina di vanillina. Lasciare riposare in frigo per 30 minuti, quindi unire il lievito mescolando con cura.
Versare l'impasto della torta in una tortiera (io ho usato uno stampo per plum-cake) e infornare a 180° per 35 minuti circa.

5 commenti:

Maddalena ha detto...

Non so se entusiasmarmi di più per la crema fai da te, la torta al cocco o le foto patagoniane ;)) A volte vorrei essere un'apina e volare tra voi!
Ciao
P.S. altro che pseudo neve, qui siamo a 60 cm, belli congelati da una temperatura siberiana (stamane -12°)!!!

Mìgola ha detto...

E no...non puoi glissare così sulla ricetta della crema...aspetto con ansia! anche perchè l'idea è geniale!
Qui il vento siberiano ci ha ben raffreddati.
Un abbraccio
Mìgola

Murasaki ha detto...

Il segreto per una bella pelle, si sa, è una alimentazione a base di prodotti di primaqualità, dunque la yotya mi sembra un utile complemento di bellezza. Facci sapere come funziona la crema artigianale - che tra l'altro ha il gran pregio di essere testata su animali, sì, ma a due gambe *__*

Rosaspina ha detto...

Che bello reincontrarsi con le amiche di un tempo, io, già durante le medie ho cambiato casa, dopo le superiori l'ho cambiata ancora e quaggiù sono arrivata ad un'età dove fare amicizia è difficile! :-/

Aspetto, con ansia, la crema nutriente . . . visto che ho sempre la mani secche! :-)

Ciao, Fior

cautelosa ha detto...

@Madda: sì, cara Apina, saresti la benvenuta quassù e con il tuo miele e la tua cera faremmo tante cremine come quella di Renata...
Dopo, una fetta di torta e una 'mattonata' di foto...
Ciao!

@Migola: non appena la recupero, ti invierò la ricetta della crema, così potrai affrontare il freddo franco-siberiano...
Ciao e un caloroso trentin-abbraccio.

@Murasaki: la crema sembra funzionare. E' un po' densa e granulosa, perciò richiede energici massaggi, ma non ha finora evidenziato cenni di 'rigetto' (io sono un concentrato di allergie...).
Buon pomeriggio!

@Fior: l'incontro trimestrale con le Girasole è sempre un momento 'vivace' e denso di novità.
L'ultimo è stato particolarmente allegro (non so se gli inquilini del piano sottostante abbiano avutoa lamentarsi di quel gruppo di 'ragazze' di età ben definita... la più giovane ha 59 anni!)
Ti farò sapere per la crema (che Renata usa a tutto campo, viso, mani, corpo, comprese le 'buganze' =geloni, caso mai ne soffrisse...
Ciao!