sabato 18 febbraio 2012

E un'altra settimana è andata...

Eh sì, qui non si fa a tempo a mettere via zaini e scarponi la sera della domenica, che è di nuovo sabato e ricomincia la giostra, dopo un’altra settimana trascorsa quasi senza che me ne accorgessi tra i consueti impegni...
E l’inglese il lunedì pomeriggio, con il mio metaforico arrampicarmi sui vetri dell’ampio appartamento della teacher, nell’impegnativo compito di discorrere del più e del meno nell’idioma di Shakespeare e il martedì al Mandacarù tra scontrini, resti, contanti, bancomat, grazie signora, prego signora, arrivederci e buon pomeriggio e la palestra, quante più mattine posso, a volte da sola, altre con l’amato consorte, che pedala su quella cyclette, nemmeno si volesse allenare per il Giro d’Italia… Ma anch’io cerco di fare del mio meglio, nel tentativo di tornare ad una forma (quasi) smagliante (?!!?) da giovincella…. cinquantenne (e andrebbe già di lusso!), esercizi di qui, macchine di là, questo per l’interno coscia, quello per i pettorali, l’altra macchina per gli addominali e poi lo steep e il tapis-roulant, spostandomi di qua e di là come una trottola. Per fortuna, i frequentatori (perlomeno quelli che incontro al mattino) sono persone ‘normali’, molte signore suppergiù della mia età, tanti pensionati (i giovani e aitanti affollano la fascia di mezzogiorno e quella a tarda sera), normali anche nell’abbigliamento, senza quell’ostentazione di body e bodyni su corpicini scolpiti. Ci si sente a proprio agio, insomma.
Questi ultimi giorni, poi, sono stati caratterizzati da tiepide temperature, quasi incredibili dopo il gelo della settimana scorsa, che fanno venir voglia di primavera, di aria nuova, di ‘rinascita’.... (e anche di pioggia, che qui da noi manca ormai da mesi, indispensabile per pulire quest’aria polverosa che pesa come una cappa).
E già si stanno approntando i primi dehors, davanti a questo o quel caffè, chiari indizi dell’imminente e attesa bella stagione, a mo’ di moderne rondini… cittadine. Forse un po’ prematuri, come ha sottolineato stamattina il consorte… ‘perché podén ancora spalar tanta de quela nef’… Ma di quale neve? Di quella che quest’anno ci ha del tutto dimenticati? Mah…
Per intanto, domani mattina le nostre strade si dirigeranno ancora una volta in territorio austriaco, nell’ormai conosciuta Oberbergstal, che sta diventando meta prediletta degli scialpinisti e dei ciaspolatori della Sat, sportivi emigranti della domenica. E nonostante le previsioni meteo non siano delle migliori…

2 commenti:

trilly ha detto...

che bello il cambiamento che prelude l'aria primaverile, adoro questo momento dell'anno (e lasciarmi alle spalle un lunghissimo inverno) e manca veramente poco!

cautelosa ha detto...

Eh sì, contiamo i giorni. E speriamo che sia una primavera 'speciale'...
Ciao!