Domenica 27
E mentre il consorte stava riprendendosi dal malessere improvviso che
l’aveva colpito a tradimento (‘mi? Proprio mi, che no son mai malà?) e mentre i
bravi cittadini trentini cominciavano a recarsi ai seggi per scegliere il nuovo
Consiglio Provinciale, la sottoscritta, in compagnia di altri 23 ‘appassionati’
si inerpicava lungo ripido sentiero, a tratti sdrucciolevole, sulle pendici del
monte Bondone, a due passi da casa, in un’escursione suppergiù a chilometri
zero. Una bella faticata, in una giornata grigia e bigia, che ha regalato a
molti di noi rivoli su rivoli di sudore, tanto da farci emergere dal folto del
bosco, negli ampi spazi aperti della parte alta, completamente ‘zuppi’ e che ha
fatto solennemente proclamare a molti di non avere MAI Più intenzione di
ripetere tale esperienza. Poi, come sempre accade, alla fine della giornata
sono prevalsi i ‘contorni’ positivi che hanno controbilanciato la fatica, il
trovarsi tra amici, il conversare in allegria, il momento del pranzo, la
piacevole passeggiata (pianeggiante!) del pomeriggio, la sosta in attesa della
corriera di linea per il rientro, al caldo in un bel locale ‘alpino’ con
invitanti torte che hanno indotto diversi a peccati di gola…
Infine, una volta a casa, il ‘compimento’ del proprio dovere di
cittadino nella sezione di pertinenza, nel segreto dell’urna, mentre già sono
scese le ombre della sera…
Lunedì 28
L’ansia di conoscere i risultati elettorali è forte e cominciamo
presto, il consorte ed io, a consultare il sito Internet della Provincia
Autonoma, dove l’andamento dello scrutinio è aggiornato in tempo pressoché
reale. E tale è il coinvolgimento che, accampando un residuo accenno di mal di
schiena, preferisco rimandare al prossimo giovedì il rientro alle fatiche della
palestra, rimanendo ‘inchiodata’ davanti allo schermo. Con nostro sollievo, il
successo della coalizione da noi votata ‘emerge’ già dai primi risultati e
diventa sempre più evidente man mano giungono i dati delle sezioni scrutinate,
così nel tardo pomeriggio anche noi partecipiamo alla festa gioiosa del ‘nostro’
partito, in una birreria della città, dove, tra gli altri, incontriamo vecchi
amici di gioventù che non vedevamo da tempo. Ed è un ritrovarsi pieno di
soddisfazione, di speranze e di auspici per il futuro, nostro e dell’Italia
intera…
‘Speriamo che prevalga il senso di responsabilità e i personalismi
vengano lasciati in disparte, lavorando per il bene comune e non pro domo sua’-
sostiene un’amica. Parole che non posso non condividere.
Martedì 29
Sotto una pioggia battente che ci ha ‘deliziato’ per tutta la notte,
cullandoci con scrosci ripetuti, affronto impavida l’intemperie per il consueto
virtuoso ritrovo con gli amici-colleghi ora ‘diversamente lavoratori’ e, com’era
facile prevedere, i discorsi vertono principalmente sul risultato elettorale.
Siamo solo in tre, quest’oggi, e tutti soddisfatti dell’esito, pur con qualche
differenza individuale che si manifesta nell’innato scarso ottimismo di
Gualtiero che vede già profilarsi all’orizzonte problemi di ‘convivenza’ tra le
diverse anime che compongono la coalizione vittoriosa.
-Agli eventuali problemi penseremo domani- gli rispondiamo –lasciaci,
oggi, ‘gustare’ la vittoria…-
Nel pomeriggio, infine, le consuete ore di volonterosa attività nel
negozio equo-solidale, in questo periodo caratterizzato da una calma piatta,
con un volume di vendite più contenuto. Ci stiamo comunque preparando per il
Natale prossimo venturo e già stanno arrivando i primi addobbi e i primi
presepi, che vengono scrupolosamente controllati e preparati per quelle che,
speriamo, saranno le giornate ‘calde’ del grande afflusso dicembrino.
E senza mai essere abbandonati dal maltempo, se non per brevi pause.
Sì, tra il ritorno all’ora solare e questa tipica atmosfera, umida e tetra,
possiamo proprio dire di esserci avviati verso il lungo inverno…
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