venerdì 7 dicembre 2012

Le 'tappe' conviviali dell'Avvento

Tra i vari impegni pre-natalizi ai quali non si può proprio sfuggire, ci sono gli incontri conviviali. A piccolo gruppo, ad ampio raggio, pomeridiani, serali, in casa, al ristorante, ce n’è per tutti i gusti e per tutti i menu, di solito accomunati da un’overdose calorica, giusto preludio alle abbuffate delle festività.
E anche noi non scherziamo. Con dicembre è cominciato il nostro periodo gastronomico dell’Avvento, una cena a casa di amici il sabato 1, una riunione familiare il 2 e via discorrendo fino a giungere al fatidico giorno del 25.
Martedì 4, ad esempio, c’è stata la cena con i colleghi, i pensionati del ‘virtuoso ritrovo’ del martedì mattina e quelli ancora in attività… forzata, grazie all’ultima riforma pensionistica, un appuntamento ormai classico, la cui organizzazione è lasciata in toto a noi, diversamente lavoratori.
-Fate voi, che avete tempo…- ci è stato detto.
E allora, agende alla mano, carta e penna, ci siamo messi all’opera.
Quando, chi e dove.
Non troppo vicini a Natale, non il mercoledì ché ho le prove del coro, neppure il giovedì e il venerdì, di sabato e domenica non se ne parla, quindi, che ne dite di martedì 4?
Occhei, il primo punto è fatto e adesso, chi? Beh, i soliti, noi, più la Elena e la Gianna e il Flavio e il Giorgio e i ‘lavoratori’, le Marie e la Mimma, la Chiara e l’Enzo… E Gerry? Ma sì, invitiamo anche lui..
E dove andiamo? Cerchiamo un luogo adeguato, tranquillo e senza confusione, no come la pizzeria dove siamo stati l’anno scorso e men che meno quella dell’altr’anno, una vera Babele…
-Potete venire a casa mia… Nella stube ci si sta anche in venti-
L’invito di Sandro sembra l’ideale.
E per la cena? Facciamo che ciascuno porta qualcosa… La Carmen farà il gateau di patate, che l’ pias sempre a tuti e la Daniela, la torta de scarola. Poi ci saranno lo strudel della Gianna e la Sacher della Elena…
No, è troppo complicato questo sistema… Andiamo sì a casa del Sandro, ma per la cena ordiniamo tutto ad un catering e poi dividiamo… Però, tutti a casa del Sandro, quanto lavoro per lui… E per la so sposa..
E se andassimo al ristorante? Ma no l’è ‘n problema se vegnì a me casa… No, Sandro, no volen darte tut sto lavoro… Ma al ristorante, dove? Qua in città? Fuori Trento? E se nevica quel giorno?
Insomma, una discussione che non avrebbe sfigurato in una trattativa diplomatica e che si conclude con una decisione presa… per sfinimento degli astanti: andremo a Caldonazzo, 20 km circa dalla città, nel ristorante XYZ.
Così ci ritroviamo, alle 19 di una sera fredda fredda, proprio all’angolo della nostra ‘vecchia’ scuola e di lì ci spostiamo al ristorante.

Diciassette ‘giovinetti’, di cui dodici ‘diversamente lavoratori’ che rappresentano tutte le discipline scolastiche: lettere, matematica, lingue straniere e poi le educazioni, fisica, artistica, tecnica e finanche il sostegno.
Manca sol en ‘musico’ e la religion e dopo ghe sen tuti… Poderen far en consiglio de classe…
Ed è una serata allegra e ‘calda’, all’insegna dell’amicizia, nella quale ciò che più importa è lo stare assieme, al di là del cibo (che ha sempre la sua importanza, ovviamente) e il condividere ricordi, progetti, interessi. Una serata con tante risate e che si conclude con un l’impegno a ritrovarsi per un’altra, lieta occasione.
Lunedì, invece, nel tardo pomeriggio mi attenderà il pre-natalizio incontro con le Girasole, a casa di Marta, dove mi presenterò con un dolcetto per ogni signora, ben confezionato, con nastro e gingillo natalizio in tinta. Ma il problema riguarderà che cosa portare da consumare in loco, all together: dopo la ‘triste’ esperienza della passata primavera, quando il mio impegno dolciario era caduto nella (quasi) totale indifferenza, mi verrebbe voglia di andar lì con un mazzetto di rapanelli… Quelli, poco calorici sono! ;-)

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