Domenica 23 marzo
Sembrava troppo bello. Oltre due settimane di tempo splendido,
temperature primaverili, sole scintillante, che ci avevano già proiettati verso
l’estate. L’ideale, insomma, per la prima escursione ‘pedestre’, una tranquilla
passeggiata… da Trento a Trento, con salita al passo del Cimirlo, discesa in
Valsugana, spostamento a Civezzano e risalita a Villamontagna da cui si sarebbe
tornati in città. Lunga, certamente, ma senza alcuna difficoltà, se si esclude
il numero di km da percorrere. In più la possibilità di ammirare vasti
panorami, di camminare lungo strade poco frequentate, di stare in allegra
compagnia, ‘guidati’ da una capogita special, vale a dire la sottoscritta
(eheheh) ;-)
E invece è arrivato un fronte umido di origine atlantica, con
precipitazioni abbondanti a partire dalla serata di sabato e una fitta
nuvolaglia che ha nascosto le ‘nostre’ montagne, con un deciso abbassamento
della temperatura. Quindi, la decisione di annullare l’uscita e il conseguente
invio di tutta una serie di sms a quegli iscritti che avevano lasciato un
recapito telefonico, per finire con una rapida ‘puntata’ al luogo di partenza,
stamattina verso le 8, casomai qualche indomito escursionista non raggiunto
dalla mia comunicazione si presenti con tanto di ombrello, zaino, annessi e
connessi. Come si poteva prevedere, nessuno è così audace da affrontare le
intemperie, ma, da valente guida, non volevo correre rischi.
Così trascorro una domenica casalinga, pigra e ‘sfaccendata’, in
compagnia di un consorte un po’ acciaccato per via di un fastidioso
raffreddore, con un pranzo ridotto ai minimi termini (direttamente
proporzionale al contenuto del frigo…), un pomeriggio tra poltrona e divano, alternando
un pisolino, un po’ di lettura, un po’ di enigmistica, un po’ di pc. Ma c’è anche
il tempo per una piccola merenda, un tè, uno yogurt, mentre l’amato bene compie
un’accurata ricerca di qualche genere commestibile che rientri nella categoria
‘dolci’. Ahimè, non c’è un granché in casa e si deve accontentare di qualche
biscotto tipo Oro Saiwa…
-Vuoi che prepari una (veloce) ‘tenerina’ con cioccolato e noci?- gli
propongo, ma stoicamente egli rifiuta.
Bene, rifletto, una tentazione in meno anche per me… J
Solo nel tardo pomeriggio ho uno slancio vitale e mi dedico ‘appassionatamente’
alla cyclette (la new entry natalizia) e per un salutare, ancorché monotono
esercizio e per sfatare la diffusa diceria che strumenti simili, dopo un iniziale
entusiasmo, sono fatalmente destinati a tramutarsi in… attaccapanni.
Così, versata la dovuta razione di sudore, percorsi circa 21 km,
consumate ‘ben’ 400 calorie e dopo gli indispensabili lavacri, sono pronta per
una cena altrettanto frugale del pranzo, in cui l’estro creativo del cuoco di
casa si produce in una omelette con radicchio trevigiano, a complemento della (quasi)
quotidiana minestra di verdure, mai tanto apprezzata come in quest’età della vita…
E concludo la giornata davanti alla tv, riuscendo perfino ad avere un
semi-crollo di fronte alla Littizzetto. Veramente il colmo!!
Lunedì 24 marzo
Da non crederci. Questa è una beffa bella e buona: una domenica
piovosa e con grigiore alzo zero e un lunedì di sole, cielo pressoché sereno,
un po' di venticello e il Bondone spolverato di neve. Ho capito che al tempo,
come alle donne e ai ‘siori’ (=ricchi) no se comanda, come recita un proverbio
leggermente malevolo nei confronti dell’universo femminile, ma questo è proprio
il colmo.
Speriamo almeno per la prossima...
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