Quando andai in pensione, nell’estate del 2007, erano pronti a
frequentare la terza media, quei 25 alunni che ancor oggi mi ‘guardano’,
sorridenti e in posa, dalla fotografia in cornice d’argento, regalo di
‘fine-rapporto’ ;-), ben posizionata sul grande mobile dell’ingresso. Gli
unici, dei tanti fanciulli che ho incontrato nei gloriosi trentott’anni di
gloriosa professione, a godere di questo ‘privilegio’, proprio perché sono
stati gli ultimi…
E domattina, la gran parte di quei ragazzini, oggi giovinette in fiore
e baldi fustacchioni, (qualcuno, ahimè, si è un po’ perso per strada…) entrerà
nelle aule di questo o quell’istituto superiore, con tutto l’armamentario del
bravo studente, vocabolario sottobraccio, penne adeguate, generi di primo
conforto, magari un piccolo portafortuna nell’astuccio e, ‘consegnato’ il
cellulare ultima generazione ad uno degli ‘assistenti’, si accingerà ad
affrontare la prima prova dell’esame di maturità, quel tema di italiano, di cui
da giorni e giorni si ipotizzano tracce, che si riveleranno, come quasi sempre
accade, disattese dalle ‘menti’ ministeriali che avranno provveduto a sfornarne
un’ampia scelta (e leggendo le quali, ogni volta esalo sospiri liberatori al
pensiero di essere ormai lontana da quell’esperienza… ;-)).
Così quest’oggi ho ‘ripescato’ dall’agenda telefonica il numero di
cellulare delle studentesse Sara e Chiara (gli unici che ho…) e ho inviato loro
un messaggio beneaugurante, perché possano affrontare con serenità e
soddisfazione questa importante prova, scolastica e di vita allo stesso tempo.
Un augurio che estendo, ‘spiritualmente’ a tutti i miei ex alunni: forza
ragazzi, fatevi onore!
E che le cose vadano bene anche a te, Lucrezia, che sei giunta alla
fine di quel percorso, dalla tua mamma definito un ‘calvario’ (peraltro scelto
con una certa pervicacia, nonostante ripetuti e disinteressati consigli).
Dai, Lucrezia, un ultimo sforzo e potrai lasciarti alle spalle quei
lunghi anni di fatica e di poche soddisfazioni.
Io terrò le dita incrociate per te…
3 commenti:
La matura... che ricordi! Prima che iniziasse il tema mi hanno fatto estrarre a sorte la lettera dalla quale sarebbero partiti per gli esami orali: ero così stralunata che non capivo se fosse una "O" o una "D"... fino a che la presedente della commissione, con uno sguardo di fuoco, mi disse "dia qua, se non sa neanche leggere....".
Ho iniziato l'esame così ;))))
Beh, io tifo per Lucrezia. Mio figlio mi fece un po' dannare durante i 5 anni di Istituto d'Arte, nonostante avesse scelto lui il percorso. Profetizzava che appena finito si sarebbe cercato un lavoro. Invece si iscrisse spontaneamente all'Università ed il risultato fu una bella laurea 110Lode. I ragazzi sono sempre così imprevedibili. Magari pure Lucrezia riserverà una sorpresa. Ciao.
E COME non ricordare con te il nostro, di esame, previa preparazione a Sfruz...e non so se fossero più le pagine lette o i sospiri amorosi nelle calde notti d'estate... E un ricordo va alle ciabattate sulla mia schiena, da parte della signora Elena nonché mia genitora... Ciao Corvia
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