sabato 2 novembre 2013

Come un istante deja vu...

Ieri sera siamo andati al cinema con Patrizia e Ugo per vedere il film La prima neve, che in questi giorni, qui in Trentino, sta facendo registrare ottimi incassi, probabilmente perché ambientato nella vicina valle dei Mocheni, con splendide fotografie e un bravo attore giovane, l'undicenne Matteo che recita con naturalezza usando il dialetto locale (senza particolari pregi il resto).
Poi, finita la pellicola, ci siamo fermati a cena nel piccolo ristorante annesso al cinematografo, per un veloce pasto in una cordiale atmosfera tra amici, quindi siamo usciti nella notte novembrina per tornarcene alle rispettive dimore.
Era una sera tiepida, nonostante un certo tasso di umidità, che invogliava a fare due passi 'digestivi', prima di tornarcene alle rispettive dimore. Così ci siamo incamminati, i due 'signori' davanti e le consorti qualche metro dietro e mantenendo sempre la stessa distanza abbiamo percorso il lungo sottopasso ferroviario che collega il corso Buonarroti, dove si trova il cinema, alla stazione e al centro della città. Sempre in formazione due più due, abbiamo attraversato piazza Dante e raggiunto le vie centrali, fino a piazza Duomo, con i tavolini dei caffè ancora affollati nonostante l'ora tarda.
Così, con quell'abitudine dei tempi giovanili 'compagneme ti che dopo te compagno mi', abbiamo continuato la nostra passeggiata, per un tratto verso casa nostra, poi verso casa loro...
Ed è stato allora che mi sono tornati alla mente episodi di gioventù quando i rientri erano lunghissimi perché ci si accompagnava per un tratto, poi si ritornava sui propri passi per accompagnare gli amici che abitavano in direzione opposta, ritornando ancora assieme per quelle decine di metri, ripercorsi poi nuovamente a ritroso, perché c'era un discorso da finire, qualcosa da raccontare... e il ritorno a casa diventava un percorso.... ad elastico, un 'molla e tira, tira e molla' prima di salutarsi definitivamente.
Bei tempi, quelli. Ma anche adesso, ho concluso, mentre, accomiatatici da Ugo e Patrizia, ritornavamo a passi veloci verso casa, quando mancavano pochi minuti alla mezzanotte. Siamo qui, in una serata gradevole, come quando eravamo giovani 'morosi', a godere delle piccole e grandi gioie della vita. E speriamo di averne ancora molte!!

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