mercoledì 6 marzo 2013

Il fascino nascosto delle 'promozioni'

La signora è in fila davanti a me, con i prodotti già sul ripiano della cassa e attende che la commessa legga con l’apposita ‘macchinetta’ il codice a barre e le rilasci regolare scontrino. Sono numerosi, i suoi acquisti, tutta una gamma di prodotti per la casa, da pulitori di varia specie, al rotolo di carta per la cucina, più qualcos’altro ancora e le operazioni di pagamento vanno un po’ per le lunghe, tanto da farmi un po’ sbuffare ‘interiormente’, con il mio detersivo per lavatrice in una mano e il portafoglio nell’altra, già pronta al saldo dovuto. Tra l’altro è quasi mezzogiorno e sarei un po’ di fretta, dovendo ancora fare mente locale per il pranzo…
-No, signora, questo non rientra nella promozione…- le parole della cassiera attirano la mia attenzione.
-No? Eppure mi pareva…- risponde la cliente, aprendo il depliant delle offerte speciali della settimana.
-No, vede, sono questi i prodotti per ricevere l’omaggio… Deve acquistarne ancora uno…-
-Va bene… Allora questo…-
La cassiera si sposta verso gli scaffali e torna di lì a pochi secondi con una confezione di deodoranti per wc, lo aggiunge al conto e finalmente la signora può pagare e ricevere ‘l’omaggio’: un oggetto in vetro, con dei cuori tutt’attorno alla base, un vasetto per fiori, ad una prima occhiata. Neppure tanto bello, tra l’altro.
E neppure un vaso, stando alle parole della cassiera ‘ecco, signora, la caraffa…-
Una ‘caraffetta’ monodose, a giudicare dalle dimensioni. E tutti questi acquisti per ricevere in dono una caraffa da due soldi? mi chiedo, mentre esco dal negozio e mi dirigo a passi lesti verso casa.
Sì, rifletto, le ‘menti’ che progettano queste promozioni, conoscono bene i loro ‘polli’, come la signora di poc’anzi. Una signora che conosco di vista da anni ed anni, alta e snella, curatissima, capelli sempre a posto ed abiti eleganti, che provengono da un vasto guardaroba, come testimoniano le due (o tre?) pellicce, il cappotto in pelle con interno ‘pellicciato’ di stamattina, ecc.ecc.
E, mi domando, quale sarà la molla che la spinge all’acquisto di un numero imprecisato di prodotti, che, d’accordo, prima o poi userà di sicuro, per ricevere in regalo un oggetto così banale e neppure tanto pregiato? Proprio non capisco.
Poi, mentre entro in ascensore, sento una voce..
-Proprio tu, Mariella, ti meravigli? Tu, che hai nello sgabuzzino un rifornimento di fazzoletti di carta, marca XY [quella ‘sponsorizzata’ dal supermercato di fronte a casa], con i quali potrai affrontare i raffreddori dei prossimi tre anni almeno e stai comperando tutta una serie di prodotti dello stesso marchio, per ricevere i bollini che ti permetteranno di avere in regalo un uovo di Pasqua? Vardéte en po’ ti…-
Oddio, chi sta parlando? Il consorte non c’è (perché in bocca a lui quelle parole sarebbero state perfette..), sono sola, nell’ascensore... per cui questa…. sì, questa è la voce della mia coscienza!!
Eh sì, sorrido scuotendo la testa mentre apro la porta di casa, non devo farmi meraviglia degli ‘allettamenti’ altrui di fronte ad ‘astute’ (e irrilevanti) promozioni che hanno solo lo scopo di incrementare le vendite di questo o quel prodotto.
Basta che pensi ai miei, di ‘allettamenti’, concludo, prendendo in mano la cartolina per la raccolta punti…
Però, me ne mancano solo sei, di bollini. Altri due pacchetti di fazzoletti di carta, che non vanno certo a male anche se dovranno attendere a lungo prima di essere usati, una confezione di biscotti secchi per la colazione e qualcos’altro che di sicuro mi verrà in mente… e l’uovo sarà mio!! Eheheh! ;-)
E lasciamo pure che il consorte scuota la testa, con quel suo sorrisetto ironico. Forse forse gliene darò un pezzettino di cioccolata. Ma piccolo piccolo….
 
 

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