giovedì 1 marzo 2012

Improvvisi ringiovanimenti

Il volto sorridente di una bella signora bionda, fresca di parrucchiere, che campeggia sullo schermo della tv, attira la mia attenzione.
-Paolo, ma quela lì, l’era ‘na me compagna de scòla, ale Magistrali…-
Immediatamente alzo l’audio e ascolto. Sì, è davvero la mia ex compagna di classe Lucilla, quattro anni trascorsi quasi gomito a gomito, che sta per essere intervistata da un giornalista di Rai3 per il locale telegiornale, essendo stata eletta a ricoprire un’importante carica politica a livello provinciale.
-Non avrà più tempo per fare la nonna…- commento, ben ricordando che, l’ultima volta in cui ci siamo casualmente incontrate, forse l’anno scorso, lungo la corsia di un supermercato, mi aveva raccontato dei due nipotini e dei suoi impegni con gli stessi.
E Lucilla parla, rassicurante e pacata com’è suo stile e com’era, quand’era addetta ai rapporti con gli utenti di un importante ente nazionale (dopo il diploma la sua strada si era assai discostata dall’insegnamento…).
-Come la parla bèn- asserisco, giusto un attimo prima di sentire la ‘chiusura’ del giornalista… ‘Lucilla L, 59 anni…’
59 anni? Lucilla? Oh mioddio, ma è ringiovanita!!
-Perché, no podèla aver 59 anni?- chiede l’husband.
-Perché ne ha uno più di me!!- gli rispondo con una puntina tutta femminile di acrimoniosa invidia –e se lei ne ha 59, io ne ho ancora 58…-
A farla breve, da dove sia sbucato questo (moderato, s’intende) ringiovanimento è un mistero, dato che anche i quotidiani locali riportano lo stesso numero, 59.
-E te vedrai che la gh’averà 59 anni fin alla fin del mandato…- concluderà una mia amica e coetanea, anch’ella buona conoscente di Lucilla e anch’ella colpita al par mio. –Probabilmente, è quel numero 60 a fare un certo effetto- aggiungerà.
Già, staremo a vedere.
A Lucilla, comunque, sarebbe potuta andare anche meglio, sulla scia di quella nobildonna romana, grande frequentatrice di salotti mondani e televisivi, che da anni si è stabilizzata su un ‘under 55’ permanente. E dire che costei, alla fine degli anni ’50, aveva raggiunto una certa popolarità come valletta de ‘Il Musichiere’, all’età, se la matematica non è un’opinione, di tre-quattro anni. Decisamente una bambina prodigio.

4 commenti:

Rosaspina ha detto...

Ah! Ah! Ah! Mia zia anche, per un po' di anni continuò ad averne 39 . . . poi fece un "salto" in avanti! :-)
Io, resto sul vago: 50 e rotti . . . un vezzo . . . ma ormai ho scavallato la metà tra i 50 e i 60! Toccherà aggiornarmi! :-)

Ciao, Fior

cautelosa ha detto...

Qui, alla Lucilla ne hanno abbuonati ben quattro...
E tu non dichiari mica il falso, con l'espressione '50 e rotti'. La potrai usare fino al giorno in cui approderai ai 60, eheheh!
Ciao!

Anonimo ha detto...

e non è l'unica!
sai quante ringiovanioscono a nostra inaputa :)
un abbraccio
onda

guido ha detto...

... però ci credo che possa dare un po' di fastidio. Resto però convinto che l'età "vera" sia quella che ci si sente dentro. E alla malora l'anagrafe!