Trasferta post-natalizia, quest’oggi, in quel di Vicenza, per
incontrare Margherita e Antonio e parlare un po’ di viaggi e vacanze 2012.
Viaggio a bordo di affollati convogli delle ferrovie dello
stato, con, all’andata, il ritardo della Freccia Bianca dai posti prenotati e
dal biglietto più costoso e verso le dieci e mezzo siamo alla stazione della
città del Palladio, dove i nostri amici ci stanno attendendo.
E come accade ogni volta, l’incontro è gioioso e affettuoso,
con discorsi che si accavallano, parole che premono, tante sono le novità che
dobbiamo raccontarci l’un l’altro. Il tempo di un caffè e poi ci spostiamo in auto
al vicino lago di Fimon, uno specchio d’acqua di moderate dimensioni, nella
bella stagione tra le mete preferite dei vicentini per due passi domenicali a
poca distanza dalla città.
Quest’oggi, nella quasi tiepida tarda mattinata, incontriamo
pochissime persone che, come noi, percorrono il periplo del bacino, una comoda
passeggiata di circa un’ora che compiamo chiacchierando fra noi, le due signore
davanti e i consorti ad un centinaio di metri di distanza e ammirando la
superficie del lago, in gran parte coperta da un sottile strato di ghiaccio che
brilla sotto il sole dicembrino, mentre nei ridotti tratti ‘liberi’, vicini
alla riva, alcuni cigni sembrano presidiare il luogo.
Poi ci spostiamo sulle prospicienti colline, percorrendo in
auto strade ‘sinuose’ che passano accanto a ville, villette, case isolate,
casolari, fino al ristorante ‘da Penacio’, dove ci dedichiamo ai piaceri della
tavola, nella grande sala da pranzo che quest’oggi è tutta per noi.
E mentre gustiamo i curatissimi piatti prescelti, il
discorso si sposta sui programmi di viaggio, vicini e lontani. Il primo
appuntamento, a meno di un mese da oggi, sarà la settimana bianca sulle nevi
(che speriamo ci siano e siano abbondanti…) della val Pusteria, al ‘solito’
hotel Alpenblick di Moso, che anche quest’anno ci vedrà fedeli ospiti… e poi,
il prossimo settembre, una vacanza in terra statunitense, stavolta lungo la
costa orientale, da New York su verso nord, oltre Capo Cod e le sue balene.
Questo l’impianto del tour nelle sue linee essenziali, ma tutto
da studiare e definire; l’importante, per oggi è avere un progetto di massima,
attorno al quale lavorare con impegno.
Infine, una volta finito il pranzo con un eccellente gelato
al croccante, torniamo in auto a Vicenza e c’è ancora il tempo per un buon
caffè casalingo prima di recarci in stazione per intraprendere il viaggio di
ritorno. Stavolta non ci sono ritardi e in perfetto orario scendiamo a Trento, pronti
a ‘rituffarci’ nelle quotidiane attività.
Così eccoci qui, con il consorte alle prese con le
patagoniche foto e la sottoscritta intenta a scoprire tutti quei blog-misteri
che ancora le sfuggono, mentre, di tanto in tanto, la mente corre a vacanze che
si prospettano allettanti più che mai.
7 commenti:
che meraviglia, quella zona della east coast e del new england è quella di origine dei miei zii, e la conosco davvero bene! sarà un viaggio bellissimo vedrai.
il gelato era al "mandorlato"!!!!
P.S. sono a disposizione per domande/dubbi/chiarimenti bloggheschi... Ciao!
@Povna: allora ti chiederemo di dare un'occhiata al tour, una volta che l'avremo predisposto.
Un tuo parere ci sarà senz'altro utile.
Ciao!
@Margherita: ops, devo correggere?
Era buonissimo, comunque...
Da leccarsi i baffi (se li avessimo)!
@Madda: grazie, grazie!
Preparo i quesiti...
Ciao!
ciao Mariella, ogni tanto provo a vedere se riesco a iscrivermi fra i tuoi commentatori...ma sono sufficientemente impedita....franca
ciao, fammi un segnale di fumo se sono riuscita ad entrare nel tuo blog...franca
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