Martedì 15 aprile, cinque giorni a Pasqua. Sembrava così lontana, una
vera Pasqua ‘alta’, e invece ci siamo quasi. Giornate primaverili, piene di
sole, verde, fiori rigogliosi, cieli azzurri e gradevoli temperature, con punte
fin troppo calde per la stagione, tanto da costringerci a cercare posti all’ombra
nei consueti incontri caffè del martedì mattina. Tutto questo fino a
stamattina, quando siamo stati accolti da un’altra splendida giornata di sole,
ma con un’arietta fresca fresca, giusto per usare un eufemismo, da far
rimpiangere la maglia di lana… I servizi meteo, comunque, in particolar modo
Katameteo in cui ripongo grande fiducia, nonostante lo scetticismo del coniuge,
sono ottimisti riguardo ai prossimi giorni, con l’unica eccezione della
giornata di sabato 19, che ci regalerà cieli bigi, piovaschi e temperature in
calo.
Bene, ho pensato, tutto ok per l’escursione in terra altoatesina di
giovedì (già, sono cominciate le infrasettimanali, tranquille passeggiate per i
camminatori… più contemplativi), ma una disdetta per il sabato, giorno in cui
saremo a Bologna per visitare la mostra dedicata a Vermeer. Una prenotazione ‘vecchia’
di qualche mese per un’uscita culturale e una toccata-e-fuga nella città
emiliana, approfittando di una veloce (sia pur costosa) Freccia Rossa. Vorrà
dire che faremo di necessità virtù, armandoci di ombrello e ‘sfruttando’ i
famosi portici per una passeggiata…. all’asciutto.
La giornata di Pasqua ci vedrà, poi, ospiti al desco di mammà, che, ha
già messo per così dire le mani avanti, ‘cucinerà i suoi soliti piatti’. Tanto
per fare delle previsioni, ci sarà il (suo) tradizionale pasticcio di lasagne
o, in alternativa, come lo scorso anno, delle tagliatelle al ragù, preparate
perché tanto piacciono alla nipote più giovane, la quale ne mangiò forse forse una
forchettata, seguito da un altrettanto classico arrosto con contorni vari e, a
concludere, colomba e uovo di cioccolato. Un pranzo, insomma, che ci lascerà
sazi e soddisfatti, al quale seguirà un ‘rinforzo’ dolciario a casa di mia
sorella, nel corso del pomeriggio.
E a Pasquetta… un‘ulteriore mangiata in compagnia con gli amici della
Sat, in una malga-ristorante sulle montagne a pochi chilometri da Trento, che
raggiungeremo al termine di una (moderata) camminata, tanto per alleggerire la
coscienza (;-)). Quest’anno siamo sicuri di non trovare neve sulla nostra
strada, a differenza della Pasquetta scorsa, quando lo scendere lungo ripidi
pendii coperti da un alto strato nevoso aveva regalato a molti di noi vivide ‘emozioni’
con rovinose cadute tra le risate generali (https://picasaweb.google.com/109138879681714396207/PasquettaAlRifugioTonini#5861974051477226146).
Intanto continuano le nostre uscite settimanali, che stanno
riscuotendo notevole successo con pullman quasi sempre al gran completo.
Domenica scorsa ci siamo spostati in terra lombarda sui monti prospicienti il
lago d’Iseo, alla scoperta di nuove zone e di nuovi itinerari. Per me questa è
stata la decima uscita stagionale; non ho mai fatto, invece, un computo totale
delle escursioni effettuate dal 1998 ad oggi. Sicuramente saranno qualche
centinaio… fors’anche cinquecento. Quando avrò un attimo di tempo le conterò…
Nessun commento:
Posta un commento