Era da tempo che ne parlavamo. Si potrebbe andare qualche giorno a Roma.. E se andassimo a Roma? Poi, come spesso succede, le idee rimanevano pie intenzioni, perché c'era sempre qualcos'altro da fare, un altro luogo da visitare e poi Roma 'no la scampa miga'...
Già, Roma è sempre lì e non scappa, è il tempo quello che corre in avanti.
E alla fine ci siamo decisi, in quattro e quattr'otto, partiamo di mercoledì (ché il martedì sera c'è a rassegna di film di montagna alla Sat e non vorremmo mica perdere una proiezione!!), prenotiamo un posto in cui dormire che sia abbastanza centrale e non necessiti dell'erogazione di un mutuo, prenotiamo un treno veloce, una Freccia Bianca che in circa quattro ore ci porta a destinazione, già che ci siamo prenotiamo pure i biglietti per i Musei Vaticani, per evitare una coda chilometrica, ci riforniamo di guide adeguate (quattro, perché noi siamo diligenti!!) e via andare...
Così domattina, partiremo noi due, da soli, alla scoperta della capitale d'Italia, per una vacanza novembrina di sei giorni complessivi e sperando di non 'beccare' il novembre più piovoso a memoria d'uomo...
E sarà davvero una scoperta, perché io, a Roma, sono stata una sola volta e ben trentasette anni fa...
Correva, infatti, l'anno di grazia 1976 quando giunsi nella capitale, con l'amica e collega Stefania, di ritorno da due settimane di vacanza culturale in quel di Napoli e Salerno.
Era un caldo sabato di luglio, quando scendemmo dal treno alla stazione Termini, con i nostri borsoni e ci recammo alla sede della Protezione della Giovane per cercare un letto su cui dormire.
Il posto c'era, solo che ci fu qualche problema perché io, pur essendo giovane (non avevo ancora compiuto i 26 anni), ero... coniugata, quindi, le pie 'gestore' della struttura ebbero iniziali perplessità sul concedermi ospitalità, dato il mio stato civile...
Poi, probabilmente, prevalse un concreto senso degli affari -in quel periodo dell'anno la 'casa' non era molto affollata- e il letto mi fu concesso.
Cominciarono, quindi, i nostri quattro intensi giorni di visita, di cui ho ricordi a tratti un po' vaghi. Girammo per chiese, in alcune delle quali Stefania dovette paludarsi un ampio foulard attorno alle spalle un po' scoperte dall'estivo abito, visitammo i Musei Vaticani e la Galleria Borghese, pranzammo in piazza Navona, scegliendo i piatti meno costosi del menu, camminammo e camminammo...
Ricordo che Roma mi piacque tantissimo, così monumentale e 'bianca', dopo il colore scuro delle vie napoletane e mi auguro di provare anche stavolta identiche emozioni.
Vi farò sapere...