Sta finendo, finalmente, questa lunga campagna elettorale, che ci ha regalato
anche stavolta promesse mirabolanti, sussurri e grida, adunate oceaniche, colpi
di scena, in un crescendo (quasi) rossiniano: ancora qualche giorno e poi
sapremo quale sarà il nostro futuro politico.
E quest’oggi, nel tardo pomeriggio, mi sono recata alla ‘festa
elettorale’ della ‘mia’ coalizione che si teneva in via Verdi, a due passi
dalla porta del Duomo. Un palco di modeste dimensioni sul quale stavano suonando
giovani e capaci artisti con un repertorio di musiche trascinanti, dei tavoli
con un piccolo buffet, patatine, salatini, pane e salame, qualche biscotto, il
tutto annaffiato da bevande analcoliche e da un caldo vin brulè, giusto rimedio
al freddo pungente di questa strana giornata di fine febbraio. E tutt’attorno
un gruppo di audaci simpatizzanti (perché ce ne voleva di coraggio nel rimanere
lì ad intirizzire…), pochi a dire il vero, con la presenza di alcuni candidati,
del sindaco, di consiglieri comunali e provinciali, volti noti e gente comune,
tutti speranzosi di un vicino cambiamento…
Alle 18 precise, sul palco è salito Dario Vergassola che, con una
serie di battute spiritose, ‘sparate’ a raffica, ha fatto ridere di gusto il
pubblico, compresi i tre candidati, che avevano preso posto accanto a lui. E a
loro tre è toccato il compito di chiudere l’incontro, con discorsi brevi e concreti,
di buon senso e senza slogan ad effetto. Una boccata di aria fresca, seguita da
un applauso sentito. Infine, infreddolita come quasi mai successo prima in
questa stagione, ma con l’animo sollevato e con una maggiore fiducia in un
risultato positivo, me ne sono tornata a casa, verso il tepore domestico e….
verso una calda minestra ;-)
Adesso non rimane che attendere il responso dell’urna: tra cavalieri
pitturati e liftati, novelli messia strepitanti, ‘tecnici’ diventati
loquacemente inarrestabili e tutta una varietà di tipologie umane, io confido
ancora nell’usato sicuro. E pazienza se, grazie all’ottima legge elettorale
vigente, mi sono dovuta comperare una maxi molletta per votare un candidato al
senato che mai avrei voluto. Facciamolo per la coalizione, come mi ha detto
stasera un esponente del partito. Ancora una volta, facciamolo. Con la speranza
che sia anche l’ultima….
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