domenica 1 dicembre 2013

Vacanze romane: rapidissima sintesi

E i giorni romani sono trascorsi veloci, giorni intensi di visite, lunghe camminate, brevi pause, fotografie, tempo un po’ capriccioso, per una vacanza da ricordare a lungo.
Il nostro alloggio, un hotel in via del Viminale di fronte al teatro dell’Opera, si è dimostrato un’ottima scelta e per la posizione a breve distanza dai principali monumenti e per le sue ‘caratteristiche’, una stanza accogliente e silenziosa, pulita e luminosa, con un prezzo onesto e conveniente. Di qui ogni mattina siamo partiti alla scoperta della capitale, guide e cartina alla mano, mentre già nel primo pomeriggio del nostro soggiorno romano ci siamo ‘dedicati’ al Colosseo e ai Fori, al Campidoglio e al Vittoriano, alle chiese di S.Maria Maggiore e di S.Pietro in Vincoli, salendo poi la lunga scalinata di S.Maria in Aracoeli, proprio nell’ora del tramonto, osservando il volo di migliaia di rondini che si raggruppavano e si ‘disperdevano’, per poi riunirsi nuovamente e formare in cielo strane forme che si componevano e si disfacevano.
E dopo la cena, in quella prima serata, una lunga camminata per le vie del centro, senza una meta precisa, raggiungendo, quasi per caso, piazza del Quirinale e la fontana di Trevi, poi via del Corso e piazza di Spagna, tornandocene infine a passi veloci verso l’hotel sotto una pioggerella dispettosa che ci ha colpiti a tradimento.
Già, la pioggia… Una compagnia poco gradita che ci ha ‘rallegrati’ in diversi momenti: sotto forma di improvviso temporale con tanto di grandine appresso, mentre il mattino seguente siamo di nuovo nella zona dei Fori Imperiali e il venerdì mentre stiamo facendo una lunga coda in piazza San Pietro e poi il sabato, tra i viali di Villa Borghese, in direzione della Galleria d’Arte Moderna… Ma noi non ci siamo lasciati scoraggiare e, muniti di ombrelli e di stivali di gomma, testé acquistati, abbiamo continuato le nostre camminate di qua e di là dal Tevere, visitando chiese, musei, mostre, ammirando palazzi e piazze, fontane e scorci panoramici, con debite soste per il pranzo in tipiche trattorie, un caffè in qualche locale ‘speciale’, una puntata in questo o quel negozio che sembra interessante.
Negli ultimi tre giorni, infine, con condizioni meteo assai più favorevoli, abbiamo continuato nella scoperta di luoghi e monumenti, da Trastevere a Piazza del Popolo e di nuovo a Villa Borghese, da Campo de’ Fiori al Ghetto, per raggiungere Santa Sabina e il Circo Massimo e spostarci poi a San Giovanni in Laterano…
Insomma per usare le parole del consorte, abbiamo fatto un vero ‘trekking urbano’, che ci ha permesso di avere una visione complessivamente buona di questa grande città. Certo, ci sono molti altri luoghi di importanza storico-artistica che abbiamo tralasciato, ma questo può rappresentare una spinta per un’altra visita alla città eterna, possibilmente senza lasciar intercorrere altri 37 anni…
Perché a cento anni, quanti ne avrei in quella futura epoca, rappresenterei certamente un esempio di buon invecchiamento, ma dovrei sicuramente limitarmi ad una vacanza… più tranquilla. E magari mi dovrei accontentare di una minestrina in brodo, invece di apprezzare ‘cacio e pepe’, ‘puntarelle’ e un buon piatto di bucatini all’amatriciana…

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