lunedì 29 ottobre 2012

Riflessioni


Ebbene, lo confesso: è da un po’ che seguo le politiche, italiche vicende con un occhio (e un orecchio) un po’ distratto. Sarà per un istinto di sopravvivenza, ma non ce la faccio più a leggere e/o sentire parole, parole, parole, spesso urlate e spesso sopra le righe, che non propongono nulla di nuovo, se non soluzioni irrealizzabili. Non voglio certo fare di ogni erba un fascio, anzi, ho una istintiva ‘repulsione’ per affermazioni generiche e superficiali su politici che sono tutti uguali, tutti ladri e tutti da rottamare, che l’astensionismo è una scelta rivoluzionaria e credo (e voglio credere) che ci siano ancora persone oneste e per bene che scelgono la politica non soltanto ‘pro domo… sua’. Ed è per questo che il 25 di novembre andrò a votare alle primarie di un certo gruppo politico (e darò perfino una mano al seggio), in una sorta di partecipazione… distratta, ma sempre ‘partecipe’.
Ma stamattina, seduta in poltrona in un momento di relax post-ginnico mentre sfogliavo la Repubblica, non ho potuto fare a meno di provare un brivido freddo: tornerà in campo Lui? Il Grande Incompreso?
Brrrr, che incubo!!

domenica 28 ottobre 2012

Di previsioni esatte e di (poco) altro


-Tutte le sere guardo alla televisione il bernaca per vedere se nevica…- così scriveva, quasi quarant’anni fa, un mio alunno di seconda media. Il ‘bernaca’, ovviamente, altri non era se non il celebre colonnello Edmondo Bernacca, che per anni ‘predisse’ dai teleschermi che tempo avremmo avuto.
Previsioni, le sue, che non ricordo si avverassero sempre, a differenza di quelle di oggigiorno, le quali, grazie a satelliti, computer e tutti i marchingegni della moderna tecnologia, sono senz’altro più affidabili e ‘veritiere’…
Nel bene e nel male, ahimè e quando ti dicono che sarà un fine settimana all’insegna di maltempo, freddo e quant’altro ci può stare, almeno nella tua zona, hai un bel dire che, forse, se a Trento piove, sulla Paganella, magari ci può essere una zona ‘franca’, con perfino un raggetto di sole… Così gli ‘alti vertici’ della Sat, Società Alpinisti Tridentini, ha avuto il suo daffare nel convincere qualche ‘aficiodanos’ della necessità di annullare l’escursione prevista per oggi, sulla Paganella per l’appunto.
-Perché cancellare la gita? Se pòl caminar anca con l’ombrela.. Potremmo cambiare itinerario, allora…-
Ma i responsabili sono stati inflessibili (e non dimentichi del profluvio di critiche piovute addosso, assieme ad una ‘reale’ precipitazione, per aver portato, lo scorso settembre, un manipolo di temerari [e sì, c’eravamo anche noi, naturalmente..] lungo umidi e nebbiosi sentieri austriaci con visibilità di metri due o poco più). Domenica, a casa!!
Ben fatto! Perché la nefaste previsioni non potevano rivelarsi più esatte: ieri, pioggia battente con un sibilante vento seral-notturno e stamane, freddo, pioggia e… neve fin ‘alle basse’… Guardando infatti dalla finestra del soggiorno, posso ammirare le pendici del Bondone, coperte da una spolverata bianca fin all’altezza di Sardagna, a circa duecento metri dal fondovalle e non è da escludere che da qui a stasera qualche fiocco giunga fino in città.
-Si sfregheranno le mani per la contentezza, gli sci alpinisti- ha commentato il consorte, il viso accostato alla vetrata –I tirerà fòra en presa gli sci…- ha aggiunto. Lui, invece, per non sbagliarsi, ha rinunciato anche all’acquisto dei consueti quotidiani per non affrontare le intemperie, come del resto l’ha imitato la moglie…
 
Ore 20. La neve non è scesa fin qui, ma sta piovendo e il termometro segna 6 gradi: i moderni ‘bernaca’ non hanno sbagliato di un millimetro.
E noi, come abbiamo trascorso la giornata? Una mattinata casalinga, un pranzo (casalingo) con gli amici Patrizia e Ugo, ‘messo insieme’ all’ultimo minuto, la visita all’affollatissima mostra ‘Fa’ la cosa giusta’ (il maltempo ha contribuito ad un vero boom di ingressi…), con un faticoso giro tra i vari stand espositori e, per concludere il pomeriggio, un momento conviviale a casa di mammà, festeggiante l’86° genetliaco, dove tutti i buoni propositi del giorno sono andati a carte quarantotto di fronte a tre torte ‘commemorative’ dell’avvenimento.
Infine, rientrati nella propria abitazione, il trovare un ambiente riscaldato e accogliente ti fa capire quanto poco basti, a volte, per apprezzare quello che si ha… Eh sì, il piacere delle piccole cose!